La borsite è un processo infiammatorio a carico della borsa sierosa di un’articolazione.
Le borse sierose all’interno del corpo sono moltissime e sono formate da una piccola sacca di liquido sinoviale situata nelle articolazioni, che può trovarsi interposta tra due tendini, oppure tra tendini ed ossa.
La sua funzione principale è di fornire protezione alle strutture corporee che sono sottoposte ad attrito e frizione; inoltre la presenza della borsa sinoviale consente sia una migliore distribuzione dei carichi a cui vengono sottoposte le articolazioni, che l’esecuzione del movimento con maggiore fluidità. Non tutte le borse sierose però vengono colpite con la stessa frequenza e quelle più generalmente interessate dai sintomi dell’infiammazione sono:
Altra causa molto frequente della borsite del gomito, è una pressione forte e prolungata esercitata sul gomito (appoggio continuato su questa articolazione, tipico di chi trascorre molto tempo seduto al tavolo di lavoro).
I sintomi più frequentemente correlati alla patologia sono il dolore e la rigidità e si manifestano durante e dopo il movimento. A causa del processo infiammatorio in atto nell’articolazione interessata questa si presenta gonfia, dolorante e calda alla palpazione. Possono anche manifestarsi lividi e stati febbrili, spesso associati nel caso di versamenti ematici.
Questa infiammazione può essere distinta per il meccanismo eziopatologico che ne è alla base in:
Il paziente che avverte dolore invalidante e prolungato ad un’articolazione, che appare tumefatta e gonfia, soprattutto in seguito all’esercizio fisico, deve prontamente rivolgersi ad un medico. In seguito ad un’accurata visita, lo specialista sarà in grado di indicare le indagini adeguate per determinare la causa della borsite. Tra quelle che risultano utili per fornire un quadro clinico della situazione troviamo:
Prevenire la borsite è possibile ed è importante che chi ne abbia già sofferto, attui un comportamento che possa evitare una riacutizzazione della patologia. Prima di tutto, si deve evitare di mantenere la stessa posizione per un tempo troppo prolungato, soprattutto se sottopone il corpo ad una pressione importante.
Durante l’attività fisica è poi importante eseguire un riscaldamento specifico e mantenere una postura adeguata. In particolare in sport di contatto, può essere utile indossare imbottiture per proteggere le articolazioni da traumatismi ripetuti. I soggetti interessati, inoltre, devono prestare ulteriore attenzione anche al loro peso, per evitare un sovraccarico articolare.
Per quanto riguarda il trattamento della borsite, il riposo è indispensabile, per ridurre i sintomi dell’infiammazione; quando esso non può essere eseguito, ad esempio nel caso in cui l’attività da evitare sia il proprio lavoro, si consiglia quanto meno di ridurre il mantenimento di determinate posizioni.
Dopo l’attività sportiva, l’applicazione di ghiaccio anche diverse volte al giorno per massimo 20 minuti può svolgere una buona azione antinfiammatoria, oppure in casi più ingravescenti l’assunzione di antinfiammatori orali o locali permette di ridurre temporaneamente lo stimolo algico e l’edema.
Nel caso di borsite settica, diagnosticata tramite l’analisi del liquido sieroso, si deve procedere con la somministrazione di antibiotici batterio-specifici; le infiltrazioni sono un’altra soluzione frequentemente utilizzata per migliorare la sensazione dolorifica, ma è importante che questa terapia venga effettuata solo dopo aver escluso la causa infettiva.
Il fisioterapista dispone di diversi strumenti terapeutici, come lo svolgimento di esercizi volti ad allungare e rinforzare i muscoli interessati (chinesiterapia); ad esempio nel caso di una borsite trocanterica, il paziente eseguirà esercizi di stretching della bendelletta ileo-tibiale o del piriforme, per diminuire la tensione esercitata da questi tendini sulle sottostanti borse.
Inoltre per favorire la riduzione dell’edema nella zona interessata, il linfodrenaggio rappresenta un’eccellente terapia manuale che consente di ridurre il gonfiore articolare, soprattutto se eseguita in combinazione con la tecarterapia, così da diminuire progressivamente la sintomatologia dolorifica.
Altre utili opzioni della terapia strumentale sono il laser ad alta intensità, che favorisce la rimozione delle sostanze nocive prodotte durante l’infiammazione; mentre nel caso di una borsite ormai divenuta cronica, è importante cercare di ridurre e disorganizzare l’edema, per cui si può intervenire con gli ultrasuoni o in alternativa con le onde d’urto.
Dott. Ft. Angela Maria Polidori