L’artrosi è un’affezione degenerativa a carattere non infiammatorio che consiste inizialmente in alterazioni regressive della cartilagine articolare e, secondariamente, in modificazioni delle altre strutture che compongono l’articolazione (tessuto osseo, sinovia, capsula articolare).
Clinicamente l’artrosi si manifesta con dolore, limitazione funzionale e atteggiamenti viziosi; questi sintomi compaiono di norma dopo le iniziali alterazioni anatomo-patologiche della cartilagine.
Per l’insorgenza dell’artrosi risultano determinanti dei fattori generali e dei fattori locali.
Tra i fattori generali troviamo:
I fattori locali sono rappresentati da un’alterata distribuzione delle sollecitazioni meccaniche sulla superficie articolare (es. per deviazione dei normali assi di carico come nel ginocchio valgo, ovvero che tende ad andare all’intero) e da alterazioni articolari prodotte da affezioni di natura traumatica.
Si distinguono due forme di artrosi:
L’artrosi idiopatica primaria interessa maggiormente le anche, le ginocchia e il rachide, oltre le mani (noduli di Heberden e Bouchard), piedi (alluce valgo), oltre a caviglie, polsi, spalle (anche se quest’ultime rientrano più nell’artrosi secondaria post-traumatica)
L’artrosi secondaria può essere :
All’inizio della malattia si notano:
Nelle fasi avanzate della malattia incomincia ad esserci una sofferenza del tessuto osseo che può esprimersi con una “osteosclerosi sub condrale” (addensamento del t. osseo nelle zone di maggior usura della cartilagine) o con delle cavità pseudo-cistiche chiamate “geodi” (piccole cavità presenti nelle zone osteosclerotiche, quindi presenti nelle zone di maggior carico funzionale che possono anche contenere un liquido).
La malattia può arrivare fino a comportare alterazioni della membrana sinoviale e della capsula articolare (es. ispessimento, edema) fino ad una completa deformazione dei capi articolari.
Per vedere se vi sono i segni dell’artrosi basta eseguire una semplice RX
In caso di artrosi nel quadro radiografico si nota:
Dopo un’attenta visita ortopedica ed eventuale terapia farmacologica, spesso associata ad infiltrazioni di acido ialuronico, si eseguirà un ciclo di cure fisioterapiche aventi lo scopo di: ridurre il gonfiore, ridurre il dolore, migliorare la funzione cioè l’escursione articolare ed evitare l’aggravamento della sintomatologia e delle abilità quotidiane, specie nei soggetti anziani.
Le terapie più indicate sono pertanto:
• Raggi infrarossi (preparazione al massaggio e alla kinesi)
• Massoterapia
• Kinesiterapia prima passiva, poi attivo assistita ed infine attiva
• Tecarterapia
• Laserterapia
• Ultrasuoni
• Magnetoterapia
• Ionoforesi
• Diadinamica
• T.E.N.S
• Elettrostimolazioni